Requisiti di accesso, obiettivi e sbocchi

Requisiti di ammissione

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore

Obiettivi formativi

Accesso ad ulteriori studi.

Il titolo dà accesso ai Corsi di Laurea Magistrale e a Corsi di Master Universitario di primo livello

Status professionale conferito dal titolo.

Abilitante alla professione sanitaria di TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA

Caratteristiche prova finale.

1. Per essere ammesso all'esame finale di laurea, lo studente deve aver superato tutti gli esami di profitto, ed avere avuto una valutazione positiva del tirocinio.
2. L'esame finale, con valore di Esame di Stato abilitante alla professione, è organizzato in due sessioni in periodi concordati su base nazionale.
3. L'esame finale – sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge - comprende:
 la discussione di un elaborato di natura teorico-applicativa;
 una prova di dimostrazione di abilità pratiche.
4. L'esame finale non può essere ripetuto più di una volta.
Si sottolinea in merito al ruolo della prova finale come la discussione di un elaborato di natura teorico- applicativa sia il compimento di un percorso specifico su tematica assistita, concordata con un docente tutore e relatore della tesi di laurea, approvata dal CdL e dalla Presidenza della Facoltà con l'obiettivo di sviluppare ed affinare le conoscenze acquisite e pronte per l'inserimento nell'ambito professionale.
L'espletamento della prova pratica, svolta in presenza dei Rappresentanti Ministeriali del Ministero della Salute e del MIUR, dei Rappresentanti dei Collegi Professionali dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, nonchè della Commissione dei Docenti, rappresenta un sicuro momento formativo per il candidato che quindi concretizza e sintetizza per l'occasione con una prova il suo bagaglio di conoscenze teoriche e pratiche. Svolge in effetti una vera e propria attività simil professionale per la quale rivede e precisa ogni aspetto e ogni atto applicativo.

Conoscenze richieste per l'accesso.

Possono essere ammessi al Corso di Laurea in “Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia” candidati che siano in possesso di Diploma di Scuola media superiore o di titolo estero equipollente e che siano qualificati in posizione utile all'esame di ammissione. Sono consentiti i passaggi da un Corso di Laurea all'altro di Area Sanitaria, senza ripetere il concorso di ammissione dietro rilascio di nulla osta da parte del Consiglio di Struttura Didattica. Il numero massimo degli studenti iscrivibili a ciascun Corso di Laurea è stabilito dalle competenti Autorità in relazione alle strutture ed al personale docente disponibile. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 (Norme in materia di accesso ai corsi universitari).
Ciò premesso, tutti gli studenti che hanno superato l'esame di ammissione al I Anno del Corso di Laurea, rispondendo in modo corretto a meno della metà delle domande riguardanti i singoli argomenti di Fisica, Chimica e Biologia sono ammessi con un debito formativo, per una o più di una delle discipline in questione, che sono tenuti a sanare nel corso del I semestre/I anno. Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, il Consiglio di Corso istituisce attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell'arco del 1° semestre del primo anno di corso e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli studenti in debito. Tali attività didattiche propedeutiche saranno garantite da Docenti facenti parte del Corso di Laurea, sulla base di un ampliamento del loro impegno didattico e tutoriale. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà al termine dei corsi di recupero.

Obiettivi formativi specifici.

I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico.
Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

Titolo di studio rilasciato.

Laurea in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

Il laureato opera nell'ambito della “Diagnostica per Immagini e Radioterapia”: un settore il cui interesse specifico è rappresentato dalle tecniche di imaging basate sulla acquisizione, la formazione e l'elaborazione di immagini in ambito clinico e sanitario. L'attività ha una forte valenza tecnologica ed è promossa a vario livello in termini di conoscenza dei processi innovativi.
Le articolazioni e le diversificazioni applicative, sempre in linea con i riferimenti normativi nazionali ed europei, autoalimentano la formazione delle figure professionali secondo il processo evolutivo delle tecnologie e delle procedure.

strumenti didattici e modalità con le quale è possibile conseguire questo descrittore:
lezioni frontali svolte in modo tradizionale avvalendosi di mezzi audiovisivi e con riferimenti a testi scritti;
esercitazioni in unità operative delle strutture dipartimentali del Policlinico Universitario;
seminari su questioni teoriche e pratiche di argomentazione varia, pertinente con le procedure e le metodologie applicative dell'ambito formativo, utilizzando anche testi e documenti pertinenti le tematiche discusse;
utilizzo di dispense e materiale cartaceo a sostegno dell'ordinaria
attività didattica;

modalità e strumenti per la verifica dei risultati:
controlli in itinere e verifiche finali con l'uso di test contenutistici appositamente predisposti;
compilazione e valutazione di tesine su argomenti disciplinari;
valutazione mediante colloqui finali.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

I laureati del CdL, appartenente alla classe SNT/3, sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 3, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area radiologica, e dovranno essere dotati:
1. delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale;
2. delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie, ai sensi delle direttive CEE, all'esercizio della professione di Tecnico di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia con un adeguato livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa;
3. della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente;
4. di competenze comportamentali, della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo;
5. della capacità di applicare, nelle decisioni professionali, anche i principi dell'economia sanitaria;
6. della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente.
Per realizzare i risultati sopra definiti il CdL mette in atto opportuni strumenti didattici rappresentati oltre che dallo svolgimento tematico dei vari corsi integrati con la loro successione e progressione formativa, anche da esercitazioni a tema preventivato, da frequenza sistematica e diversificata di attività di tirocinio nelle varie strutture e unità operative di un Policlinico Universitario.
Basta osservare la successione delle trattazioni che prevedono alle prime conoscenze generali gli approfondimenti successivi nel prosieguo del corso. Alcuni sbarramenti nel corso del primo anno rappresentano propedeuticità previste proprio nell'ottica di garantire le possibili acquisizioni successive.
Tali capacità devono essere conseguite nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
In particolare, i laureati nella classe devono essere dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, nelle materie caratterizzanti e affini o integrative tale da consentire loro sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico, sia la massima collaborazione con il medico e con gli altri laureati della classe o di altre classi dell'area tecnico-sanitaria.
I laureati del CdS devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

modalità e strumenti didattici per il conseguimento di questo descrittore:
simulazioni di casistiche e applicazioni di procedure secondo protocolli attuativi degli interventi e dei coinvolgimenti pertinenti con il percorso formativo professionale

modalità e strumenti per la verifica dei risultati:
colloqui di tipo tradizionale sulle esperienze maturate;
evidenziazione delle difficoltà e degli inconvenienti da affrontare e superare nelle procedure
tirocinio mediante criteri distributivi nelle varie strutture e nei vari ambiti della formazione
compilazione di tesine

III - Autonomia di giudizio

I laureati del CdL raggiungono con il loro processo formativo una autonomia di giudizio per l'uso e la gestione delle apparecchiature e delle dotazioni strumentali a loro affidate.
Hanno proprietà di espressione e di giudizio sulla qualità e la correttezza delle procedure adottate e sulla loro rispondenza ai quesiti diagnostici posti dall'utenza.
Sono in grado di gestire con autonomia di giudizio protocolli di controllo qualitativo, conoscono ed applicano correttamente le norme di radioprotezione e di sicurezza dell'ambito professionale lavorativo.


modalità e strumenti didattici per il conseguimento di questo descrittore:
lavori di gruppo su questioni inerenti i programmi e le procedure;
lezioni attive e partecipate da parte degli studenti, facendo uso del dialogo, del dibattito e del riferimento a manuali operativi;

modalità e strumenti per la verifica dei risultati:
colloqui, dibattiti, interventi nel corso delle lezioni frontali.

IV - Abilità comunicative

I laureati del CdL sono in grado di esprimersi correttamente in lingua italiana e hanno conoscenza dell'inglese scientifico su tematiche di pertinenza con il loro ambito formativo.
Sono in grado di sintetizzare i risultati ottenuti con le procedure e le indagini loro affidate e di chiarire e relazionare su eventuali difficoltà o inconvenienti.
Hanno capacità di utilizzare e di comunicare con sistemi informatici e di elaborazione dei dati.


modalità e strumenti didattici per il conseguimento di questo descrittore:
l'elaborazione e lo sviluppo della tesi finale di ogni candidato avviene con una cura mirata da parte del corpo docente che si prefigge di portare quanto più possibile ogni allievo ad un uso corretto ed appropriato della abilità di comunicazione e di illustrazione della tematica assegnata per la conclusione del processo formativo;
analogo obiettivo di sviluppo delle abilità comunicative avviene in occasione di colloqui, di svolgimento di esami e di ogni altra presentazione tematica;
utilizzo di strumenti informatici, consultazione dei siti di Ateneo, di Facoltà e di Corso di Laurea.
elaborazione della tesi con produzione di supporto informatico oltre che cartaceo
modalità e strumenti per la verifica dei risultati:
verifica delle proprietà espressive e del linguaggio tecnico scientifico pertinente con l'ambito formativo ;
test di contenuto e di abilità informatiche, prove pratiche di uso del computer e dei sistemi di elaborazione delle informazioni nel campo della diagnostica per immagini.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO

V - Capacità di apprendimento

Al TSRM è richiesta pertanto versatilità poiché nel corso della propria attività si troverà presumibilmente a cambiare area radiologica di attività (radiodiagnostica, medicina nucleare, radioterapia) o a variare la tecnologia di impiego prevalente (Rx, TC, RM, ecc…) o ancor più spesso all'uso “contemporaneo” di più tecnologie.
I laureati del CdL hanno una preparazione nelle discipline di base, nelle materie caratterizzanti, affini o integrative, che consente loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico.

modalità e strumenti didattici per il conseguimento di questo descrittore: possibilità di revisione critica di contenuti formativi di base, generali e particolari con espressione autonoma e confronto collettivo;
eventuale coinvolgimento e collaborazione in attività di ricerca con il corpo docente evidenziando il contributo individuale e di gruppo su temi specifici oggetto del corso degli studi;
ampliamento e approfondimento del processo conoscitivo;
organizzazioni di simulazioni in laboratorio di problem solving;

modalità e strumenti di verifica dei risultati:
esercitazioni di laboratorio con materiali appositamente predisposti, ossia testi da esaminare, schede di riflessione e di valutazione;
stesura di procedure e di strategie di risoluzione dei problemi.